Eccoci di nuovo qui per un breve articolo sul nuovo episodio della docuserie Luoghi D’incanto dedicato al Grand Hotel e al Turismo Balneare di Rimini.
Se ti sei perso il primo episodio su Piazza Cavour qui il link per vedere l’episodio.
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Grand Hotel Rimini
Il Grand Hotel è stato progettato nel 1906 da Paolito Somazzi su commissione della S.M.A.R.A. (Società Milanese Alberghi Ristorazione ed Affini), che aveva ricevuto in gestione dal Comune di Rimini il Kursaal e tutte le infrastrutture balneari.
Non avendo però ancora un edificio destinato a ospitare i bagnanti, il Comune di Rimini decise d’inserire tra gli obblighi per la S.M.A.R.A., quello di edificare un Grande Hotel di lusso. Un impegno che sarà mantenuto con l’inaugurazione del Grand Hotel nel 1908.
L’albergo, un imponente struttura a forma di cavallo, aveva circa 250 camere dotate di tutti i comfort di lusso dell’epoca.
La sua facciata non è rivolta verso il mare ma verso Piazzale Fellini, una volta chiamato Piazzale Risorgimento, dove affacciava il Kursaal.
Il Proprietario dell’Hotel, Pietro Arpesella, imprenditore riminese degli anni settanta e ottanta, decise di riservare la suite 315 a Federico Fellini.
La Fontana dei 4 Cavalli
La fontana dei quattro cavalli Marini, sopravvissuta alla guerra e a varie vicissitudini, è uno dei simboli della città di Rimini.
La fontana, realizzata nel 1928 da Filogenio Fabbri, decorava il piazzale a monte del Kursaal e fu smontata quando quest’ultimo venne distrutto dopo la seconda guerra mondiale.
Successivamente, grazie a un personaggio riminese molto noto, Umberto Bartolani, la fontana fu riposizionata nel 1983 nel luogo originario, dove si trova tutt’ora.
Il Turismo Balneare a Rimini
Il Turismo balneare nasce nella metà del settecento in Inghilterra, grazie agli studi del medico Richard Russell. Il principio era semplice: Bagnarsi in mare era terapeutico e si facevano quindi bagni di mare per motivi di salute.
Rimini fu una delle prime città in Italia a dotarsi di uno stabilimento balneare grazie all’intraprendenza e l’audacia di due giovani nobili riminesi, i Conti Alessandro e Ruggiero Baldini e a Claudio Tintori. Quest’ultimo uscì ben presto dall’impresa che si rivelò fallimentare.
Nel 1869 il comune di Rimini decise di entrare nell’impresa balneare rilevando l’attività dei Conti Baldini.
Il Kursaal
Il fulcro dello stabilimento balneare era proprio il Kursaal, progettato dall’ingegnere comunale Gaetano Urbani e inaugurato nel 1873.
Oggi il Kursaal non esiste più, venne distrutto dopo la seconda guerra mondiale. L’edificio aveva una facciata neoclassica con porticata a colonne rivolta verso la città.
Nonostante il nome Kursaal evochi le cure marine, l’edificio era destinato all’intrattenimento.
Infatti, all’interno dell’edificio erano presenti: Un Salone da Ballo, da lettura, da conversazione, da caffè e una sala da Ristorante.
La piattaforma lignea
Punto nevralgico dello stabilimento balneare era la piattaforma dedicata ai bagni di mare collocate in acqua. Vi si accedeva attraverso un lungo pontile che come tutta la struttura in legno veniva realizzata ad ogni stagione. La pagoda ‘a la chinese’ come allora veniva chiamata era anche un luogo di divertimento: si tenevano concerti e le donne sfoggiavano le migliori toilette.
La pagoda era al centro di una lunga fila di camerini ammobiliati da cui si scendeva direttamente in acqua per prendere il bagno, gli uomini da un lato e le donne dall’altro.
Appuntamento al prossimo episodio di Mercoledì 21 Luglio dedicato alla “Pittura Riminese del Trecento nella Chiesa di Sant’agostino”.
Le foto storiche presenti in questo articolo sono state gentilmente concesse dalla Biblioteca Civica Gambalunga.
Luoghi d’incanto è una docuserie alla scoperta di Rimini, promossa da Discover Rimini ed Emotion Bike.
Produzione video: Eshu Adv.
Partner ufficiali:
Convention Bureau della Riviera di Rimini | Palacongressi di Rimini
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